Santa Casa da Misericórdia – Bahia
Santa Casa da Misericórdia – Bahia
Comme grain de poussière porté par le vent... Sensations, scènes, souvenirs recueillis le long du chemin ... Come granello di polvere portato dal vento... Sensazioni, scene, ricordi colti lungo la strada
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aprile 25, 2017 at 4:35 PM
Immagino che ci siano le suore.
È così?
Buon pomeriggio.
Quarc
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aprile 25, 2017 at 8:49 PM
Quarc, mi fai una domanda che mi sono posta anch’io.
Mentre per i conventi, non ho difficoltà a rintracciare gli ordini religiosi, in questo caso non trovo traccia di suore cattoliche, ma di una Confraternita “laica” che gestiva la Santa Casa, il cui compito era l’assistenza agli indigenti, con un ospedale proprio e un cimitero. Uno dei compiti era, infatti, quello di raccogliere le spoglie dei poveri, morti per strada e dare loro una sepoltura. Nel 1734, la Santa Casa istituisce la Ruota degli Esposti, affinché i neonati non fossero più abbandonati in strada. Nel 1893, l’ospedale fu spostato in un altro quartiere e la Ruota fu chiusa nel 1935. Le attività sociali della Santa Casa continuano tuttora, anche se in forma diversa.
Nel 2006, l’edificio, dove ho scattato le foto, è stato adibito a museo. La scala e la loggia – che mi ricordano molto Firenze – sono state decorate nel 1704 com marmi portoghesi da un artista/artigiano portoghese, suppongo, Gabriel Ribeiro.
Piccola annotazione, en passant. Consultando i registri (esposti nel museo) delle persone ricoverate, si può leggere nome, età, a volte professione o stato. Ho provato un malessere certo nel leggere “escravo” (schiavo), scritto nero su bianco. Eravamo nell’ultimo quarto del secolo XIX, praticamente ieri.
Ti ringrazio, Quarc, per il tuo interessamento. Ti auguro la buona notte (qui sono le 20.48)
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aprile 28, 2017 at 3:42 am
Cara Lilia,
Quello che hai scritto è molto interessante… ed esauriente. Ti ringrazio.
Il malessere che hai provato leggendo “schiavo”, non dovrebbe essere solo considerando il passato, ma è dei giorni nostri. Dall’Africa arrivano in Italia con ottime organizzazioni.
Ne parlano tutti, ma non fa niente nessuno!!!
Qui sono le 8.45.
Quarc
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aprile 29, 2017 at 4:55 PM
Ma che dici, Quarc! 🙂 Nelle nostre società democratiche non esiste la schiavitù; era solo nell’Antico Regime (Ancien Régime) che eravamo “a disposizione” (taillables et corvéables à merci).
Nonostante sia passata acqua sotto i ponti, sembra che la sostanza non sia cambiata però, solo la forma e la lingua, che devono essere “politicamente corrette” e fanno che non puoi più chiamare “gatto” un gatto (che per i Francesi è come dire “pane al pane e vino al vino”). Nell’intervista rilasciata da Annie Le Brun (mio articolo “Parola e Potere” del 15.5.2016), molto si può capire della nostra attuale “inconsistenza”.
Dici “il malessere non dovrebbe essere solo considerando il passato”. Concordo, malessere e compassione valgono per il passato e per il presente, come la barbarie, purtroppo.
Buona notte e buona domenica, Quarc. Le tue visite sono sempre gradite.
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Maggio 1, 2017 at 8:41 PM
È insopportabile vedere quei barconi…
Buona Notte.
Quarc
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